10.02.2022
Giorno del Ricordo. Zanin a Basovizza: Testimoniare è nostro dovere morale
"Oggi tutti i morti attendono una preghiera, un gesto di pietà, un ricordo di affetto. Questo calvario, con il vertice sprofondato nelle viscere della terra, costituisce una grande cattedra che indica nella giustizia e nell'amore le vie della pace".
Questi versi struggenti, passaggio fondamentale della "Preghiera degli infoibati" (composta nel 1959 da monsignor Antonio Santin, arcivescovo di Trieste e Capodistria), ben testimoniano il pathos e le emozioni che, nel corso di una mattinata rigida, hanno gravitato come macigni tra la ghiaia scricchiolante che circonda il monumento eretto a Basovizza (Trieste) per ricordare le migliaia di vittime gettate nelle foibe carsiche e le oltre 300mila persone che avevano dovuto lasciare dimore e affetti per dare vita a un esodo verso altri territori.
produzione: Consiglio regionale