06.08.2023
LAVORO. BORDIN A RONCHIS: MARCINELLE INSEGNI A METTERE UOMO AL CENTRO
Centinaia di italiani al lavoro sotto terra, in una miniera del Belgio. A più di mille chilometri da casa, per guadagnarsi da vivere e dare un futuro alle loro famiglie, in anni difficili ma anche pieni di speranza dopo la fine della guerra. La mattina dell'8 agosto 1956 però qualcosa va storto nelle operazioni di caricamento dei carrelli di carbone: un terribile incendio uccide 262 operai, le vittime italiane sono 136. E il nome di Marcinelle, la cittadina che ospitava la miniera di Bois du Cazier, entra per sempre nel triste elenco delle tragedie del Novecento.
Quel disastro di 67 anni fa ha seminato lutti dappertutto, anche in Friuli Venezia Giulia. E la nostra regione, grazie all'iniziativa del consolato udinese della Federazione Maestri del lavoro guidato da Roberto Kodermatz, non dimentica di ricordare ogni anno le sette vittime friulane, con cerimonie itineranti che rendono omaggio in modo particolare, di volta in volta, a uno dei caduti, in concomitanza con la Giornata degli emigranti morti sul lavoro che si celebra l'8 Agosto.
Quest'anno è toccato a Ronchis ospitare la cerimonia in memoria del concittadino Ruggero Castellani, alla presenza dei figli Aldo e Ivana, del sindaco Manfredi Michelutto - nipote di un minatore che lavorò anche a Marcinelle - dei primi cittadini degli altri comuni interessati dalla tragedia e di numerose autorità militari. All'intensa mattinata ha voluto partecipare anche Mauro Bordin, presidente del Consiglio regionale.
produzione: Consiglio regionale