01.05.1995
Cultura
Udine Città del Tiepolo
C'è una storia che attraversa tutta la vita di Giambattista Tiepolo, il più grande pittore del Settecento europeo. Una storia che lo lega indissolubilmente a Udine. Proprio qui, infatti, fra il 1726 e il 1730, sulla spinta dei munifici incarichi che gli offre il Patriarca Dioniso Delfino, immerso in un ambiente ed in un clima che lo circonda di terse atmosfere, riesce a cogliere nuove luci, vivide e brillanti che trasfonde poi nei suoi affreschi e che, da quel momento, costituiranno l'elemento inconfondibile del suo genio. E' in questo periodo di piena maturità dei suoi mezzi espressivi, che inizia a delinearsi quella che lo storico dell'arte Antonio Morassi chiamerà "nuova realtà pittorica, un nuovo mondo nella civiltà figurativa". Da Udine, Tiepolo avvia il suo compiuto cammino d'artista in Italia e all'estero, che giungerà alle strabilianti realizzazioni di Würzburg e di Madrid. Ma non si spezza il legame con la città e con una committenza affezionata per la quale realizza altre notevoli opere da cavalletto. E a Udine torna nel '59, con il figlio Giandomenico, per gli affreschi della chiesa della Purità, capolavoro della sua età più meditata, quasi un tributo di riconoscenza alla città che, in gioventù, lo aveva rivelato a se stesso. Nessun'altra realtà, dopo Venezia, può vantare come Udine un numero così cospicuo e significativo di opere del grande maestro. Un patrimonio d'arte e di storia che, nel tempo e con pienezza, la identifica come "città del Tiepolo".
Produktion: Ufficio Stampa RAFVG
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| Dauer 18:44 |
Sprache deutsch / italiano
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